Il Progetto Policoro è un organico della Chiesa Cattolica che tenta di offrire nuove opportunità e dare una risposta concreta per affrontare il problema della disoccupazione nel Sud-Italia. L’idea nasce nel paese da cui il progetto prende nome, Policoro, in provincia di Matera, in cui si riuniscono i Vescovi dopo il III Convegno Ecclesiale di Palermo del 1995: si cerca una nuova chiesa accanto ai Giovani, estroversa, accogliente, capace del lavoro di squadra, missionaria. I soggetti Promotori di questo progetto sono le tre Pastorali della Chiesa locale: Servizio Nazionale Pastorale Giovanile Ufficio per i problemi Sociali e del Lavoro Caritas Italiana
Attraverso di essi si muove colui che diventa il “Testimone” del progetto, il cosiddetto Animatore di Comunità (AdC), o responsabile del Progetto Policoro, che affiancato da un Tutor, ed insieme ad esso, si muove anche con quelle associazioni o realtà della Chiesa (Azione Cattolica, Gifra, Gioc, Giovani delle Acli…) presenti nel territorio. Esse sono più comunemente chiamate filiere dell’evangelizzazione: aiutano i giovani in cerca di un lavoro o con alle spalle una esperienza di lavoro negativa, a maturare una piena assunzione della propria condizione di vita nella prospettiva della FEDE, della SPERANZA e della MATURITÀ CRISTIANA. Molto spesso, i Giovani, vivono in attesa del Lavoro, non pensando al proprio futuro, magari convinti di poter imparare “Il Mestiere” strada facendo; c’è bisogno di cambiare questa mentalità, di passare da una condizione di “Attesa passiva”, di paura, di lavoro singolo ad una condizione di Speranza, di mettersi in gioco, di lavorare in Gruppo. L’AdC collabora anche con le cosiddette Filiere della Formazione (Cenasca-Cisl, Inecoop-Confooperative, Sviluppo Italia, UCID…), che diffondono una nuova mentalità verso il lavoro ispirata ai valori umani e cristiani della responsabilità personale, della solidarietà e della cooperazione. Esse si impegnano anche nel creare corsi di base per i giovani e nel sostenere le cooperative e le nuove imprese. Non tutti possono essere imprenditori, ma molto spesso si ha paura di cimentarsi in questo campo da soli: il lavoro in gruppo, non solo permette di dividere i compiti, ma divide anche le responsabilità. Il progetto diventa quindi un lavoro di rete, che ha come punto di confluenza, l’ AdC. Tutti insieme riflettono su un problema, quello della DISOCCUPAZIONEnel SUD-ITALIA, sorretti da delle convinzioni di fondo: 1.Lavorare insieme 2.Superare le proprie metodologie 3.Dividersi i compiti 4.Valorizzare il laicato
Lo stile, che il progetto propone, è uno stile nuovo: oDalla centralità degli enti, alla CENTRALITA’ delle PERSONE oDal “Chi fa da se fa per tre”, al CAMMINARE INSIEME oDal possesso del territorio, all’APPARTENENZA al TERRITORIO oDal clericalismo, al PROTAGONISMO dei LAICI oDalla passività e diffidenza, al PROTAGONISMO dei GIOVANI oDalla rassegnazione, all’AUTO-IMPRENDITORIALITA’
Come opera il progetto nella nostra ArcidiocesiIl progetto opera anche in GESTI CONCRETI, cioè il sostenere l’avvio di nuove attività produttive da parte dei giovani per far crescere i segni di speranza. Sia esso una cooperativa o una piccola impresa, l’AdC si preoccupa di seguire passo passo, la nascita di questo cosiddetto Gesto Concreto, accompagnandolo in tutti i vari passaggi per la creazione e l’avvio al lavoro di esso. Il progetto opera anche in modalità di servizio ai giovani: è operativo ormai da più di 3 anni il Centro Servizi del Progetto Policoro, sito in Via Beltrani,9 a Trani (BA) presso la Curia Arcivescovile, dove opera l’AdC. È aperto nei seguenti giorni e orari: Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle ore 9:30 alle ore 13:00
Esso diventa una sorta di sportelloa disposizione dei giovani in cerca di aiuto, perché disoccupati o con una esperienza negativa alle spalle. Qui l’AdC si preoccupa di seguire il giovane nella sua storia lavorativa, cerca di dargli informazioni, e cammina con lui nella creazione di un progetto ben preciso, là dove il progetto viene definito. Sia ben chiaro però, che il Centro Servizi non funziona da Ufficio di Collocamento, o da Centro per l’impiego quale nome attuale, ma si preoccupa di aiutare a trovare delle risposte al giovane che si presenta, anche collaborando là dove è possibile con questo ufficio. L’AdC per cui non è un consulente del lavoro, ma insieme al giovane che chiede una mano, cerca di capire, risolvere e dare spiegazioni più dettagliate possibili, collaborando con organi costituzionali e con le filiere. L’Icona Biblicache rappresenta il progetto è tratta dal brano dello storpioche chiede l’elemosina a Pietro e Giovanni davanti alla porta Bella del tempio. Sia Pietro che Giovanni non hanno da offrire ricchezze materiali, ma il Vangelo che è Gesù: “Non possiedo né argento, né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina!” (At 3,6). Così la Chiesa, comunità di persone, non offre ai giovani disoccupati delle ricchezze materiali, ossia, non gli offre un posto di lavoro, ma principalmente annuncia loro uno stile di vita che non vede l’uomo al servizio del lavoro, ma è il lavoro al servizio dell’uomo. L’unico fine dell’uomo non deve essere il lavoro, ma Dio; perché il lavoro crea ricchezza per la società, ma è Dio che arricchisce l’anima. Se l’anima è ricca, allora sarà ricco anche il lavoro e tutte le azioni che noi compiamo. Giovanni Paolo II ha affermato che il lavoro dell’uomo è il proseguimento dell’opera della creazione di Dio, per cui non deve essere impossibile il lavorare dell’uomo secondo il suo modo di vivere da cristiano; se si è tali, lo si deve essere sempre, non solo in Chiesa.
LE INIZIATIVE DEL PROGETTO POLICORO
BANDO “GIOVANI PROTAGONISTI” – Anno 2009
L’IDEA Il 30 dicembre 2008 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato il bando di concorso "Giovani Protagonisti" del Dipartimento della Gioventù. Il concorso è indetto al fine di promuovere progetti volti a sostenere la creatività ed il protagonismo giovanile, a sviluppare la cultura del merito e dell'eccellenza tra le giovani generazioni ed a favorire la partecipazione attiva alla vita sociale, culturale ed economica della comunità. Il bando propone diverse linee di attività, distinte per 4 Aree tematiche: A. attività e azioni di promozione sociale; B. attività culturali, artistiche e sportive; C. attività di protezione ambientale e di tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano; D. attività ricreative, del tempo libero e del turismo. Il termine ultimo per la presentazione dei progetti è lunedi 2 marzo 2009.
II° CONCORSO DI IDEE “LAVORO E PASTORALE” – Anno 2009 (BANDO SCADUTO)
L’IDEA L’Azione Cattolica Italiana, attraverso il Movimento Lavoratori, intende promuovere la realizzazione di progetti ispirati ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa, finalizzati alla costruzione di relazioni tra le persone e gli attori sociali del territorio. Tali idee progettuali devono legare promozione umana e testimonianza cristiana negli ambienti di vita.