Siamo ormai prossimi alle elezioni amministrative e come Azione Cattolica diocesana
sentiamo il bisogno di esprimere il nostro pensiero in merito al "fare politica".
Gli ultimi eventi politici, ci stanno abituando ad una politica fatta solo di spettacolo, e contrapposizione tra due blocchi di pensiero e programmi perdendo di vista il primordiale senso e valore della politica che Paolo VI definiva la più alta forma di carità.
In effetti è difficile non pensare ad un futuro amministratore locale, come colui che deve saper amministrare il bene comune. Un bene comune di tutti e non solo di una delle parti politiche.
Un bene comune che stimola a vivere all'interno della comunità civile relazioni serie autentiche e trasparenti tra le istituzioni pubbliche gli amministratori locali e i cittadini. Un bene comune che non si improvvisa ma che ci viene donato come patrimonio costruito con fatica in tutti questi anni e va riconsegnato nelle mani delle future generazioni.
Ciò  implica una progettualità a lunga scadenza che ha il senso di una città eterna!
Perciò oggi più che mai, occorre saper mettere insieme attraverso il dialogo, il rispetto reciproco e la pazienza chi governa e chi farà l'opposizione perché ciò che deve appassionare le diverse parti politiche è la vita della persona e quindi della comunità civile. Questo significa, attuare una politica con programmi che mettono al centro la persona e la comunità di appartenenza. L'aver a cuore la centralità della persona, suscita un impegno ed una partecipazione responsabile alla vita politica della città che da il senso del servire con gioia. Cittadinanza e partecipazione dovrebbero essere i cardini di un fare politica in modo allargato, coinvolgendo la base cittadina per suscitare il desiderio e la passione di mettersi a servizio della vita del paese.
Come Azione Cattolica diocesana, ci piacerebbe dire a tutti coloro che in questi giorni saranno impegnati nelle elezioni amministrative che ci deve interessare ed appassionare con gioia la vita della persona, il bene comune e la città in cui viviamo.

A tutti buon lavoro!      

                                                                La Presidenza diocesana