Gennaio 2011 - Arcivescovo

PREGHIERA PER LE VITTIME DEL TERRORISMO

E PER LA PACE NEL MONDO

 

Sollecito la Chiesa diocesana a pregare per le vittime del terrorismo e per la pace, rendendoci solidali con le vittime della strage contro i cristiani copti nella città di Alessandria d’Egitto e a tutta la popolazione cristiana che è resa bersaglio di atti terroristici. Il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale della pace “Libertà religiosa via alla pace” non ha trovato riscontro positivo all’inizio dell’anno nuovo, come anche nell’anno trascorso che ha visto credenti assassinati in Iraq e gli altri 30 pastori cattolici uccisi. Con il Papa esorto a perseverare sulla strada evangelica della non violenza nei nostri ambienti, perché sia efficace la nostra preghiera in vista della cultura della giustizia e della pace che Gesù Cristo ha stabilito sulla terra con il suo Natale.

Con la preghiera deve esserci l’impegno concreto a saper coniugare insieme dialogo e convivenza pacifica, che sono l’unica risposta possibile al terrorismo omicida che oggi ha per obiettivo i credenti, ed in particolare i cristiani.

Domenica prossima, 9 gennaio, festa del Battesimo di Gesù nelle acque del Giordano, in tutte le sante Messe invito i sacerdoti a far pregare le assemblee liturgiche per le vittime del terrorismo e perché si instauri tra i popoli la cultura della giustizia e della pace.

 

 

Trani, 3 gennaio 2011.

X Giovan Battista Pichierri

arcivescovo

 

Intervista

Monsignor Pichierri quali sono i suoi sentimenti in questo momento così tragico per i cristiani nel mondo?

Porgo la mia solidarietà a tuta questa gente che sta subendo questa offesa a Dio e all’umanità come ha sottolineato Benedetto XVI nei suoi messaggi di questi giorni. In tal senso il messaggio del Papa incentrato sulla libertà religiosa e sulla pace è stato inequivocabile. Si evidenzia che ancora una volta purtroppo è il terrorismo che prevale su questi diritti. Il Papa ha elevato la sua voce mettendosi dalla parte dei deboli come ha sempre fatto incoraggiando il dialogo con le altre religioni. E’ chiaro che una religione non può sposare una guerra e mettersi contro i diritti dei deboli.

Lei è titolare anche della diocesi di Nazareth pertanto è saldo il legame con la Terra Santa

Il legame con questa Terra è fortissimo proprio perché la chiesa è nata a Gerusalemme su quella terra. E’ la nostra radice di chiesa madre proprio Gerusalemme che come dice lo stesso nome significa “città di Dio”. Purtroppo è ancora segno di contraddizione e dolore.

Ai suoi fedeli cosa chiede?

La preghiera per la pace e l’educazione alla pace. Tutti dobbiamo sforzarci di promuovere il dialogo tra le religioni. Anche l’Europa non deve tacere. Chiedo a tutti i miei fedeli sentendosi pacificati con Dio, essendo stata la Pace sulla terra portata da lui, di pregare e di impegnarsi nella cultura della pace altrimenti sarebbe una preghiera vuota.

Si avverte la sensazione che i cristiani siano lontani dalle notizie dei massacri. Ai suoi sacerdoti ha detto di parlare di quanto avviene nel mondo?

Purtroppo le notizie di questo genere sono così tante e si rischia di abituarsi. Uno stimolo lo darò per quanto riguarda quello che sta accadendo con una preghiera di solidarietà corale per domenica prossima. E’ indispensabili che tutti prendano reale coscienza di quanto accade ai nostri fratelli.

 

 


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