Carissimi ministri ordinati, religiosi/e, fedeli laici, il messaggio del Papa Benedetto XVI per la quaresima 2009 ci propone di riflettere in particolare sul valore e sul senso del digiuno. Vi invito a leggere il messaggio del Papa per intero. In questa esortazione vi chiedo di rendere significativo il digiuno in opere di carità che vanno incontro ai poveri che sono con noi. Ogni caritas parrocchiale e cittadina registra casi particolari di povertà. Ebbene i parroci incoraggino i singoli fedeli, soprattutto quelli che partecipano alla liturgia domenicale, a devolvere parte del loro reddito dei quaranta giorni della quaresima alla cassa della caritas parrocchiale da destinarsi alla Caritas cittadina che avrà il compito di individuare alcune famiglie particolarmente bisognose per il saldo di una bolletta di luce/gas o di un fitto di casa, oltre alla condivisione degli alimenti e abiti. Questa organizzazione di carità deve scaturire dalla S. Messa celebrata ogni giorno e in modo solenne nella domenica secondo lo stile delle prime comunità cristiane, descritto negli Atti degli Apostoli: "Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e spezzando il pane nelle case, prendevano il cibo con letizia a semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati" (At 2, 43-47). Vi affido il sussidio "Pastorale Apostolica. Riflessioni sulla pastorale parrocchiale alla luce dei primi capitoli degli Atti degli Apostoli". Mi sembra molto buono e utile. Se valorizzato in tutte le parrocchie, farà crescere certamente nell'appartenenza alla propria comunità come luogo di formazione alla vita cristiana e apostolica; e di conseguenza, a partire dall'Eucaristia, ad essere comunità parrocchiali eucaristiche missionarie. Preghiera e carità devono scaturire da un cuore puro e generoso, che cerca il Signore attraverso la Lectio Divina, il ricorso al sacramento della Riconciliazione e l'attiva partecipazione alla Messa domenicale. Maria santissima nostra Madre, da noi amata e invocata, ci guidi a Gesù che ci conduce verso la Pasqua di Risurrezione. Con affetto paterno vi auguro un buon cammino quaresimale e una Pasqua di vera crescita in Cristo. Vi benedico!